ROMA - 20 - 24 Novembre
Stadio di Domiziano | Palazzo Velli

TERMINE DELLE CANDIDATURE PROROGATO AL 15 OTTOBRE 2017

valeria guidi

L'Artista - Autoritratto (hic omnis incipit / hic omnis finit)

 

L'Artista - Autoritratto (hic omnis incipit / hic omnis finit)

The Artist - Self-portrait (hic omnis incipit / hic omnis finit)

Qui sono. Nuda. Nessuno strato a coprirmi. Sono qui, e guardo in faccia la responsabilità che pesa su di me nel chiamarmi Artista.

Rendere la realtà com'è, è questione di manualità, ma per far vedere la realtà come la intendo io, c'è bisogno di passare attraverso il mio essere come attraverso un filtro fotografico. Tutto passa attraverso me, come un perno. Con la visione dell'Artista, tutto inizia, e tutto finisce.

Hic omnis incipit, hic omnis finit.

 

Acrilico su Juta da caffè

Here I stand. Naked. No more layers to cover me. Here I stand, and I face the responsability I have to call myself an Artist. 

To replicate what I see as it is, it's just about practice, but to let you see what I see, I have to go through myself and put what I see from the inside out. Everything comes by this. It's a pivot. With the sight of the Artist, everything begins, and everything ends.

 Hic omnis incipit, hic omnis finit.

 

Acrylic on Gunnysack

NOTA BIOGRAFICA DELL'ARTISTA:

Mi chiamo Valeria e ho 20 anni. Non ho avuto modo di studiare arte, ma nonostante abbia seguito tutt'altro percorso di studi, il bisogno di estroflettere quel che non riuscivo a comprendere interamente nel disegno, è sempre tornato a travolgermi come un fiume in piena.

Sono sempre stata una bambina molto attenta ai particolari, e, crescendo, ho iniziato a notare con una certa inquietudine le discrepanze tra gli ideali che proclamiamo e la societa in cui vivamo. Una realta fatta di specchi, in cui si persegue l'obbiettivo della perfezione, un ideale astratto che non puo nemmeno essere concepito interamente se noi, umani, imperfetti lo siamo per natura. Tuttavia ce ne dimentichiamo, e non accettiamo niente che sia meno di perfetto. Un inno all'ipocrisia che voglio smantellare esaltando gli errori che compio nel gesto di ritrarre i volti senza guardare il foglio. 

Per questo mi definisco una 'cercatrice di imperfezioni'.


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